Photo Bruno Bani
LUOGO: Teramo, sedi varie
DATA: 2024
a cura di Marco Meneguzzo e Aldo Iori
OPENING
29 giugno 2024, ore 18.00
L’ARCA (Laboratorio per le Arti Contemporanee) – Largo San Matteo
SEDI DELLA MOSTRA:
L’ARCA (Laboratorio per le Arti Contemporanee);
Cattedrale di Santa Maria Assunta;
Biblioteca regionale ‘Melchiorre Delfico’;
Pinacoteca Civica;
Villa Comunale Stefano Bandini (da luglio).
L’evento espositivo LVX ILLVMINAT LVCEM rinnova il profondo legame dell’artista Diego Esposito con la città di Teramo.
In cinque luoghi del centro storico sono mostrate numerose opere, alcune di anni passati e molte altre, la maggior parte, realizzata appositamente per l’occasione. Esse sono esemplari di differenti tipologie operative dell’artista: disegni e acquarelli su carta, sculture in corten o ceramica, pitture e rilievi monocromi e mosaici.
Da sempre per Diego Esposito è fondamentale il rapporto tra l’opera e lo spazio in cui è collocata. Per questa occasione egli ha scelto cinque differenti luoghi cittadini, particolarmente significativi dal punto di vista spirituale, sociale e culturale.
Una decina di opere declinano la sua idea di forma e colore all’interno di L’ARCA, Laboratorio per le Arti Contemporanee, collocato in un palazzo novecentesco del centro della città: le pitture traggono spunto dalla tradizione moderna per attualizzarsi nel presente, richiamando anche la storia con l’uso dell’oro e la composizione a polittico. Il riferimento possibile è alla pala di Jacobello del Fiore, autore caro all’artista, presente in Cattedrale, dove viene collocata un’opera che, trae spunto da una lastra lapidea della facciata, trasmutandola in oro e offrendo la scritta LVX ILLVMINAT LVCEM, titolo dell’intera esposizione.
Nella Biblioteca regionale sono collocate le opere cartacee: taccuini di viaggio, quaderni di appunti e acquerelli realizzati per specifiche occasioni o letture di testi poetici o filosofici e due grandi opere ad acquerello su carta.
Nella Pinacoteca è collocato un dittico che ribadisce la capacità dell’arte di essere sempre attuale nella contemporaneità del presente: un frammento di mosaico romano, recentemente ritrovato in città, viene riprodotto e accostato a una nuova tessitura lapidea tipica di altre opere dell’artista che spesso si è cimentato in grandi superfici musive pavimentali.
Infine nel parco della Villa Comunale, nel mese di luglio, verrà collocata in permanenza una nuova grande opera scultorea: già nel parco fu collocata la sua opera Naos in occasione della mostra Exempla 2 nel 2002 e ora ricollocata presso l’Università degli Studi dove, nel moderno campus universitario di Coste Sant’Agostino presso la Facoltà di Giurisprudenza, sono visitabili altre opere in permanenza e l’ampia decorazione dell’Aula Magna del 2016.
L’esposizione LVX ILLVMINAT LVCEM segna il ritorno dell’artista nella sua città natale dopo quasi cinquant’anni di residenze nelle città di Milano, dove insegnava Pittura nell’Accademia di Brera, e la città di Venezia e di vagabondaggi artistici e lunghi soggiorni, per studio e attività espositive, in Grecia, Francia, Turchia, Israele Giappone, Russia, Cina, Corea, America del Nord e del Sud e molte altre importanti località del mondo. La serie Latitudine/Longitudine degli ultimi anni, è presente permanentemente in nove località differenti, tra cui Teramo, di tre continenti.